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Lo sguardo coglie l'anima di questo sentire, coglie il canto romantico di chi, dipingendo un paesaggio, incontra la bellezza del sentimento. Addamiano accalora la sua presenza nelle proprie tele, raccolte per cicli in cui si ripetono medesime inquadrature, le cui piccole variazioni non sono in grado di evidenziare differenze, perché la loro missione è di cogliere, nella variante di una stessa identità, tutta la sua partecipazione viva e di fissarla senza il rivolo disperdente del dettaglio minuto. Al centro di ogni inquadratura resta tutto se stesso, proteso nello sforzo di guidarci verso quell'ineffabile altra verità che si cela in un altrove irraggiungibile. Addamiano "c'è" come animo poetico e come testimone oculare, "c'è" come memoria e come presenza effettiva, sebbene invisibile nel confine del quadro. Catalogo della mostra (Roma, 29 marzo-2 maggio 2018).